Rilievo fotogrammetrico (in ATZ) dello Stadio Flaminio
Ai fini del recupero dello Stadio Flaminio OBEN ha condotto un rilievo fotogrammetrico dell’aera. Scopo principale era la ricostruzione fotogrammetrica della pensilina e fusione della nuvola fotogrammetrica con quella LiDAR rilevata da terra.
Nel quadro del progetto promosso dall’Università di Roma “La Sapienza”, la Pier Luigi Nervi Project Association e Do.Co.Mo.Mo. Italia, finanziato dalla Fondazione Getty, per la stesura di un piano di conservazione dello Stadio Flaminio (http://www.stadioflaminio.org), la OBEN srl, supervisionata dal Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica (DISG) de La Sapienza (Prof. Francesco Romeo), ha condotto l’attività di rilievo fotogrammetrico da APR dell’intero stadio.
Dall’analisi delle mappe AIP, fig. 1, risulta che lo Stadio Flaminio insiste nella zona di traffico aeroportuale (ATZ) di Roma Urbe; per avere definitiva certezza che l’area fosse effettivamente all’interno della ATZ, quest’ultima veniva ricostruita su Google Earth in accordo alla ADSRU1-1, fig.2.
In ottemperanza al Regolamento ENAC Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto Ed.2 Emendamento 4 la ATZ risulta permeabile ai droni solo previa autorizzazione. Quest’ultima è stata concessa da ENAC dopo parere favorevole della ATS competente. Conseguentemente veniva emesso un NOTAM serie W con istituzione di una zona temporaneamente segregata (TSA) con raggio di 300m ed altezza massima di 30m AGL, proprio come mostrato in fig.3.
Al fine di mitigare ulteriormente il rischio dell’operazione nell’allegato ATM-05A e la relativa relazione tecnica veniva indicato come APR delle operazioni il drone Spark nella configurazione alleggerita con para-eliche e per tale motivo classificato come inoffensivo. Tale peculiarità rendeva lo scenario non critico ma comunque obbliga alla richiesta di autorizzazione. Infatti come indicato nel su citato Regolamento ENAC Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto anche in caso di drone inoffensivo il pilota deve comunque garantire che le operazioni siano svolte in osservanza delle regole di circolazione definite nella Sezione V dello stesso quindi, ottemperare all’articolo 24. In fig. 4 è mostrato il drone in fase di preparazione al volo. La fotocamera integrata ha una risoluzione di 12Mpx garantendo una risoluzione a terra di 1cm a 30m di volo. Le attività di ripresa si sono protratte a partire dalle ore 9.00 fino alle ore 17.00 del giorno.
Scopo principale dell’attività fotogrammetrica era la ricostruzione della pensilina ed integrazione della rispettiva nuvola di punti con ripresa LiDAR da terra. In particolare sono state elaborate per la ricostruzione della stessa 355 fotografie riprese da un’altezza di 25m con una risoluzione a terra pari ad 8mm. Veniva generata una nuvola di punti di 47.947.478 con una densità media di punti “all returns” pari a 12011 p.ti/m2, fig. 5.
La sistemazione di target sulla pensilina ci permetteva di validare il lavoro garantendo un errore totale pari a interamente contenuto in 2 pixel (inferiore a 2cm). In fig. 6 è mostrato un prospetto della tribuna sottostante la pensilina.
In fig. 7 è mostrata la nuvola fotogrammetrica dell’intero stadio. I colori in scala blu-rosso indicano le altezze.
Nelle fig. 8-fig. 10 sono mostrate tre diverse sezioni longitudinali della nuvola fotogrammetrica (rosso) sovrapposta a quella LiDAR ripresa da terra. Osservando le immagini mostrate si può affermare che le due nuvole mostrano chiaramente un’ottima coerenza.